
04 aprile 2018
La pubblicità comparativa
Quando si parla di concorsi di fondamentale importanza è l’attenzione che deve essere prestata ai materiali di comunicazione. Fatti salvi i vincoli legati alla chiarezza, esaustività e trasparenza nei confronti dei partecipanti e non prescindendo mai da quanto prevede la normativa di riferimento, risulta interessante osservare come anche vincoli che potremmo definire di carattere “etico” siano da tenere in considerazione.
Analizziamo insieme questi diversi aspetti.
Innanzitutto, è necessario ricordare che secondo la normativa il materiale promozionale o informativo della manifestazione, se non contiene o non è accompagnato dal regolamento della manifestazione stessa, deve riportare almeno le condizioni di partecipazione, la durata e, per i concorsi a premio, il valore complessivo dei premi messi in palio.
Qualsiasi sia, dunque, il materiale realizzato, le sue dimensioni e la sua destinazione di utilizzo, è necessario che le informazioni minime siano indicate, così come il sito di riferimento dove il consumatore può consultare il regolamento completo.
Ma questo non è tutto. Gli aspetti da tenere in considerazione sono anche quelli legati alla pubblicità comparativa (indiretta o diretta, implicita o esplicita), che nel caso delle manifestazioni a premio può nascere molto facilmente. Perché non sottolineare il vantaggio che il proprio cliente riceve grazie al brand, che premia la sua fedeltà in modo più esclusivo rispetto ai competitors?
Innanzitutto, è necessario ricordare che anche la pubblicità comparativa è soggetta a una ferrea regolamentazione alla quale adempiere per evitare il rischio di contenziosi legali lunghe e onerose. In secondo luogo, è importante sottolineare che la pubblicità comparativa, se mal gestita, può addirittura arrivare a danneggiare l’immagine di chi la propone. Nell’era del consumatore intelligente, che non si limita a ricevere passivamente informazioni promozionali, ma è attivo e compie ricerche per comprendere quali siano le soluzioni migliori che il mercato gli offre, una pubblicità comparativa rischia di ledere l’immagine aziendale, nonostante gli ottimi propositi aziendale.
Meglio, dunque, puntare sul potere che le manifestazioni a premio a prescindere possiedono nel processo di fidelizzazione del cliente, utilizzando una creatività che comunichi con chiarezza e originalità l’iniziativa che il brand ha pensato per il proprio cliente.